100 giorni con Huawei P30 Pro: lo smartphone polivalente che sa come fare colpo

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In tanti sono rimasti affascinati dal Huawei P30 Pro fin da subito, me compresa. Ma come se l’è cavata in questi tre mesi? Ecco cosa dovete sapere dell’ultimo flagship Huawei dopo questo periodo trascorso insieme.

Cosa mi piace del Huawei P30 Pro

Una fotocamera versatile

Il P30 Pro conferma ancora una volta le promesse fatte in termini di comparto fotografico. Al di là dei numeri (sono quattro i sensori sul retro: Super Spectrum da 40MP, grandangolare da 20MP, periscopio da 8MP, sensore ToF per la profondità di campo), il P30 Pro offre un’app fotocamera intuitiva, rapida e facile da usare. Ritratti, scatti in notturna e zoom-in non sono assolutamente un problema, anzi, li definirei piuttosto i punti forte di questo smartphone. E con lo zoom c'è da divertirsi parecchio: i risultati migliori in termini di dettagli e assenza di rumore si ottengono in 5x, ma anche con il 10x le foto scattate non sono affatto male. 

Sul P30 Pro c’è poi il grandangolo, che dopo il Mate 20 Pro, finalmente arriva sulla serie P e che rende l’esperienza fotografica ancora più completa. Ho sempre apprezzato la presenza del grandangolo sugli smartphone LG V, e ritrovarlo sul P30 Pro è un piacere per me che amo immortalare scorci urbani.

Rispetto al P20 Pro poi è possibile attivare e disattivare l’AI con un tap, una feature che trovo davvero comoda soprattutto con alcuni panorami come ad esempio distese di prati verdi (con colori simili l'AI ci prende un po' troppo la mano). Vi consiglio di dare un'occhiata alla funzione che consente di scegliere tra colori standard, nitidi e delicati (aprendo l'app fotocamera, trovate l'icona in alto a sinistra delle impostazioni generali). 

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Una fotocamera completa e facile da usare. / © NextPit

Un’ottima autonomia

Il P30 pro è un ottimo compagno di avventure, lavorative e ricreative. La batteria integrata da 4200mAh non si scarica mai prima della fine della giornata, il che mi tiene lontana da qualsiasi powerbank. Generalmente ricarico il mio Huawei P30 Pro il pomeriggio del giorno seguente, in ufficio, e in alcuni casi lo smartphone offre ancora il 30% di carica.

La ricarica rapida a 40W da poi quella spinta in più in quando occorre energizzare lo smartphone in poco tempo prima di uscire. Il P30 Pro supporta inoltre la carica wireless fino a 12W e la carica inversa, una funzione che fino ad ora non ho mai utilizzato che potrebbe comunque far comodo per aiutare qualche amico.

Un display a tutto tondo

Con uno schermo così, il P30 Pro offre un'esperienza davvero buona. Il pannello AMOLED da 6,47 pollici con risoluzione di 2340x1080 pixel è eccezionale in termini di rappresentazione dei colori, contrasti ed angoli di visione. Anche con occhiali da sole polarizzati non avrete problemi a leggere lo schermo.

Con un rapporto di forma di 19.5:9 ed il notch a goccia, il display del P30 Pro si presta perfettamente al gaming e alla visualizzazione di contenuti multimediali grazie anche al supporto alla tecnologia HDR10 e alla gamma cromatica DCI-P3.

Le diverse opzioni di personalizzazione presenti nel menu dedicato al display permettono poi di regolare temperatura e intensità dei colori, attivare la modalità protezione occhi e l'Always On Display, una comoda alternativa al LED di notifica non presente su P30 Pro. Lo schermo è protetto dal Gorilla Glass 6 ma vi consiglio di utilizzare una pellicola protettiva contro eventuali graffi, il mio ne mostra già qualcuno...

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Un ampio display, perfetto per video e serie TV on the go! / © NextPit

Cosa non mi piace del Huawei P30 Pro

Il face unlock non funziona al buio

Sbloccare in tempi rapidi il P30 Pro non è un problema, questo va chiarito. Purtroppo però Huawei ha deciso di non integrare un sistema di riconoscimento del viso di tipo 3D, come quello presente invece sul Mate 20 Pro, e ciò significa che non è possibile sbloccare il dispositivo al buio e che avrete a disposizione un sistema di sblocco meno sicuro. Non so a voi, ma a me capita spessissimo di voler sbloccare lo smartphone con il volto mentre la sera guardo Netflix sul divano di casa o, ad esempio, mentre sono in un locale. Ed in quelle situazioni rimpiango l'assenza del face unlock 3D...

L'alternativa è lo sblocco tramite il lettore d'impronte digitali integrato nel display. Quest'ultimo metodo funziona senza problemi, a meno che si abbiano le mani bagnate, ma personalmente credo che la migliore esperienza sia offerta dal face unlock 3D. Peccato...

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Il face unlock non funziona al buio, ed è un peccato. / © NextPit

Uno smartphone che soffre il caldo

Realizzato in vetro e metallo è facile immaginare come il P30 Pro possa soffrire la alte temperature. La cornice e in particolare la scocca si surriscaldano parecchio quando le temperature salgono. In queste inaspettate torride giornate primaverili dove la temperatura ha superato i 30°, il mio P30 Pro era incandescente, anche quando stava nascosto in borsa. Probabilmente non è un tipo da spiaggia...

Conclusione

Dopo questi 100 giorni insieme posso definirmi soddisfatta del Huawei P30 Pro perché, senza sorprese, è uno smartphone bello da vedere e performante allo stesso tempo (nella nostra recensione potete trovare maggiori informazioni legate alle prestazioni offerte). Avrei preferito un corpo leggermente più piccolo, come quello di Mate 20 Pro o P20 Pro, ma in questi tre mesi mi sono abituata alle sue dimensioni ed anche gestirlo con una mano non è un grosso problema.

Se deciderete di acquistarlo, potrete essere certi di mettervi in tasca uno smartphone capace di farvi compagnia per più di una giornata di fila durante il gaming, con Netflix e YouTube, e capace di immortalare al meglio i vostri momenti memorabili (non a caso, insieme al Samsung Galaxy S10 5G, domina la classifica di DxOMark). 

Anche il non piccolo punto di domanda di fronte alla questione Stati Uniti vs Huawei sembra essersi quasi risolto durante il vertice del G20: sembra infatti che le aziende statunitensi continueranno a vendere al gigante tecnologico cinese Huawei. Ciò significa che il P30 Pro riceverà i futuri aggiornamenti Android (patch di sicurezza mensili e Android Q erano già stati confermati dal brand nonostante il ban).

Se però siete ancora decisi su quale flagship acquistare, date un'occhiata alla nostra lista dei migliori smartphone attualmente sul mercato:

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Jessica Murgia

Jessica Murgia
Global Head of Content

Dal 2014 ad APit alla ricerca di nuovi dispositivi da testare e storie da raccontare.Il Sony Ericsson Xperia Pro rosso è stato uno dei suoi più grandi amori. Nell'armadio, oltre a racchiudere ogni tipo di outfit, nasconde vecchie console, videogiochi (il Gameboy giallo è uno di questi), indossabili e dispositivi Smart Home di ogni sorta. Viaggiatrice incallita, non riesce a fare a meno di immergersi nella lettura, nella musica ed in acqua!

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3 Commenti
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  • Simone Costi 21
    Simone Costi 1 lug 2019 Link al commento

    Solo due domande: 1. Ma è davvero sicuro comprare uno smartphone Huawei ora?
    2. Sul mio LG V30 ho sempre paura di rompere il quad dac per via dell' umidità, polvere, acqua ed altre cose. Se fosse abbinato ad un DAC esterno (dunque scollegabile quando non in uso), Huawei P30 potrebbe suonare altrettanto bene ed essere utilizzato più "a cuor leggero"?


    • Silvio G. 17
      Silvio G. 1 lug 2019 Link al commento

      perche nn dovrebbe essere sicuro acquistare un huawei? per i terminali già certificati, quindi già in possesso degli utenti, quelli in negozio, in magazzino e presentati che hanno la certificazione google, nn avranno problemi. tanto è vero che ad esempio il p30 pro, si aggiornerà ad android Q. Inoltre come ha già specificato huawei i terminali, saranno regolarmente supportati. Poi visto gli aggiornamenti delle ultime ore, si dovrebbe anche togliere dalla blacklist huawei dagli USA. Su quest'ultima notizia, bisognerà attendere questa settimana.


    • Simone Scanu 14
      Simone Scanu 1 lug 2019 Link al commento

      Ciao Simone, certo che è sicuro. Tra l'altro qualcosa si sta muovendo durante il G20 😉

      Simone Costi

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