Alcatel Idol 5 hands-on: ritorno alle origini

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© nextpit

In occasione dell'IFA Alcatel ha annunciato l'Idol 5 (oltre agli Idol 5s, A7 e A7 XL). Il sostituto di uno dei suoi modelli guida ha anche la difficile missione d'imporsi in una fascia di prezzo sempre più concorrenziale. Con questo dispositivo Alcatel ha quindi puntato a un prodotto polivalente per sedurre più utenti possibili. Scommessa vinta? Ecco le prime risposte nel nostro hands-on.

Uscita e prezzo

L'Alcatel Idol 5 è stato presentato venerdì 1 settembre in occasione dell'IFA di Berlino. Prossimamente sarà disponibile in Francia in due colorazioni, Metal Silver e Metal Black, al prezzo di 239 euro.

Design e assemblaggio

Con questo nuovo Idol 5, Alcatel vuole ritornare alle origini. Il marchio spera di attirare la generazione dei millenial con un prodotto che risponda alle loro esigenze. Quindi sono stati apportati dei cambiamenti sia a livello di hardware che di software.

In confronto al modello dell'anno scorso l'Idol 5 dice addio al vetro fragile. Il produttore ci offre un dispositivo di metallo dai bordi arrotondati molto eleganti e sottili (7,5 mm). Anche se nell'insieme si percepisce la qualità (le finiture sono molto buone per il suo prezzo), l'Idol 5 non stupisce per la sua originalità. La scocca in alluminio levigato mantiene lo stile classico con il lettore d'impronte digitali al centro (Alcatel ha avuto la buona idea di aggiungerlo sulla gamma Idol). Il comparto fotografico però non sporge.

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L'Idol 5 offre delle finiture straordinarie a quel prezzo. © NextPit

A lato, il tasto Boom Key presente sull'Idol 4 per accedere alle applicazioni preferite scompare completamente. Comunque può essere attivato dal software sulla schermata home del telefono. Quindi sono rimasti i tasti regolatore del volume e stand-by, quest'ultimo leggermente tratteggiato per facilitarne la distinzione. Le antenne sono visibili in alto e in basso all'apparecchio.

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L'Idol 5 è un terminale relativamente sottile. © NextPit

Tra le mani una cosa è sicura: lo smartphone è veramente piacevole da tenere. Il suo nuovo formato (5,2 pollici) è ovviamente per molti. Il telefono sembra anche molto robusto, aspetto estremamente positivo visto che è destinato principalmente alla generazione Y.

Display

Diversamente dall'Idol 4, l'Idol 5 offre uno schermo IPS da 5,2 pollici in Full HD (densità di 423 pixel per pollice). Il display si comporta bene con dei colori piuttosto intensi e un contrasto equilibrato. Anche la luminosità mi è sembrata eccellente, l'Idol 4 offre una leggibilità negli ambienti interni molto buona. Non ho potuto testarlo in ambienti esterni.

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Lo schermo dell'Idol 5 offre una luminosità eccellente. © NextPit

Software

Senza sorpresa non si trova traccia dell'ultimo aggiornamento Android Oreo. Alcatel non ha voluto neanche comunicarci se lo smartphone riceverà primo o poi l'aggiornamento. Dovremmo quindi accontentarci di Android Nougat con un nuovo livello di personalizzazione del produttore. Infatti il grado di personalizzazione è aumentato, in particolare per modificare le dimensioni e la disposizione delle icone delle applicazioni.

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Ci sono poche probabilità che Android Oreo arrivi sull'Idol 5. © NextPit

Tuttavia, è soprattutto la compatibilità dual app la grande novità di questa interfaccia. Come per l'interfaccia EMUI di Huawei, l'Idol 5 può creare applicazioni doppie. Se utilizzate due account sui social network (Facebook, Instagram, WhatsApp,...), potrete creare un'icona autonoma di avvio per il secondo account. I dati dell'applicazione saranno conservati in una directory diversa affinché l'applicazione possa essere utilizzata con due username diversi.

Qualche applicazione pre-installata è ancora presente ma è possibile disinstallare la maggior parte di loro.

Prestazioni

Sotto la scocca ritroviamo una configurazione molto classica e modesta per uno smartphone di fascia media il cui prezzo di lancio è di 239 euro. L'Idol 5 integra dunque un processore MediaTek MT6753 octa core da 1,5 GHz accompagnato da 2 GB di RAM. È la stessa configurazione dell'Alcatel A5 LED. In termini di memoria offre lo stretto indispensabile con 16 GB di memoria interna, fortunatamente estensibili tramite microSD.

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L'Idol 5 è stato annunciato nello stesso momento degli Idol 5s, A7 e A7 XL. © NextPit

Audio

Oltre alla perdita della reversibilità, l'Idol 5 ha perso anche i suoi due altoparlanti. Bisogna quindi aspettarsi una perdita di qualità in questi termini.
 

Fotocamera

Siamo onesti, la fotocamera non è mai stata il punto forte degli smartphone Alcatel. Senza essere catastrofici, non hanno mai mostrato risultati molto promettenti. Purtroppo questa nuova generazione rischia di portare avanti la tradizione. L'Idol 5 propone infatti una fotocamera da 13 megapixel con un'apertura f/2.0 e doppio flash LED. Con scatti rapidi i risultati sono comunque nella media. Prossimamente un test completo ci permetterà di saperne di più.

Alcatel ha preferito concentrare i suoi sforzi sulla fotocamera frontale perché utilizzata maggiormente dalla clientela target dello smartphone. L'Idol 5 dispone dunque di una fotocamera frontale da 5 mégapixel con grandangolo (fino a 84 gradi) e flash. Questa caratteristica sarà particolarmente apprezzata dai fan dei selfie di gruppo.

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L'Idol 5 offre una fotocamera da 13 megapixel. © NextPit

Batteria

L'Idol 5 monta una batteria rimovibile da 2760 mAh. Purtroppo non è presente il port USB di Tipo C.

Giudizio iniziale

Con questo nuovo Idol 5, Alcatel ritorna alla sua prima passione, la fascia media. Il produttore ci propone dunque un terminale ancora più accessibile tuttavia preservando un design elegante e delle finiture corrette. L'Idol 5 propone anche delle funzionalità software destinate ai millennial e una fotocamera frontale con grandangolo. Tuttavia, non è sicuro che queste argomentazioni siano sufficienti a convincere veramente questa generazione, sempre più esigente. Senza dimenticare la concorrenza più feroce che mai.

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Pierre Vitré

Pierre Vitré
Caporedattore

Pierre nutre una grande passione per le nuove tecnologie mobile fin dai suoi primi tempi trascorsi con il suo StarTac. Utente Android dal 2011, Pierre non può più fare a meno del robottino verde ed è questo uno dei motivi principali che lo ha spinto ad unirsi al team di AndroidPIT per diventare Caporedattore del team editoriale francese. Non abbandona mai il suo smartphone e smartwatch ed è ancora convinto che Google Glass sarà un successone.

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