Pro e contro: Alexa, Siri, Google Assistant, Cortana e Bixby a confronto

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© metamorworks/Shutterstock

"Hey Siri, com'è il tempo", "Alexa, accendi le luci", "OK Google, quando è il prossimo appuntamento?": il controllo vocale è ormai in voga e si è rapidamente guadagnato un posto fisso nella vita quotidiana di molte persone. I cinque principali sistemi di Amazon, Apple, Google, Microsoft e Samsung hanno dimostrato di possedere punti di forza e punti deboli piuttosto diversi.

Amazon Alexa

Punti di forza

L'assistente di Amazon si chiama Alexa, ma si fa chiamare anche con altri nomi su richiesta, come ad esempio "computer". Alexa si trova principalmente sugli altoparlanti, sia sui dispositivi Echo di Amazon che su quelli di molti fornitori di terze parti. Reagisce con una semplice chiamata, il che rende l'operazione molto confortevole. Non si ha bisogno di PC o smartphone, anche se Alexa funziona anche su dispositivi mobili tramite la sua app.

Il sistema è strettamente legato all'ecosistema Amazon e può essere utilizzato anche per gli acquisti, se l'utente lo desidera. Fornitori terzi come Spotify possono essere facilmente integrati e controllati vocalmente e le competenze di quest assistente vocale continuano a crescere di giorno in giorno.

I dispositivi Alexa sono disponibili in tutte le dimensioni e classi di prezzo, quindi troverete sempre qualcosa di adatto alle vostre esigenze. Alexa può anche controllare quasi tutti i dispositivi Smart Home presenti nella vostra casa, persino senza l'utilizzo di un hub esterno.

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È possibile trovare Alexa in molti dispositivi diversi, anche quelli dotati di schermo. / © NextPit

Punti deboli

Per quanto Alexa sia onnipresente, una cosa assai gradita sarebbe una migliore gestione della qualità dei comandi, in quanto alcuni sono davvero insensati. Un altro piccolo punto interrogativo riguarda la sicurezza: basta ricordarsi della famosa vicenda delle registrazioni audio inviate a falsi utenti.

Un prodotto così strettamente legato ad uno dei più grandi negozi online dovrebbe essere trattato con particolare cautela. Infine, l'ultima considerazione riguarda l'app Alexa, piuttosto confusa e talvolta anche lenta. E pensare che deve essere utilizzata per la configurazione dei dispositivi Echo.

Apple Siri

Punti di forza

Con Siri, Apple è stata uno delle prime aziende a fornire una sorta di assistente vocale. Infatti, una delle sue principali differenze sta nell'alta qualità della lingua e della pronuncia delle parole. Siri di solito riconosce i comandi vocali senza errori e risponde in modo del tutto naturale. In particolare, la funzione di dettatura, integrata in tutte le piattaforme Apple, ne beneficia in maniera perfetta. Con l'aiuto di HomeKit, Siri si adatta anche all'interno della vostra Smart Home.

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L'altoparlante di Apple vi permette di sfruttare Siri nel vostro soggiorno. / © Apple

Punti deboli

Essendo di proprietà di Apple, Siri è quindi disponibile solo per una cerchia ristretta di clienti, cioè solo coloro che possiedono un dispositivo Apple, appunto. Cupertino, però, non ha ancora centrato il mercato degli smart speaker attualmente in crescita, con il suo costoso Home Pod. Siri è in ritardo rispetto a Google Assistant, ma anche rispetto ad Alexa, sia in termini di funzioni e risposte. L'assistente di Apple spesso si riferisce semplicemente ad una ricerca sul web perché non comprende il contenuto della domanda o non supporta la funzione desiderata.

Google Assistant

Punti di forza

Al contrario di Siri, Google Assistant possiede una portata enorme grazie all'enorme distribuzione del sistema operativo Android. Questo perché il robottino verde è preinstallato su quasi tutti gli attuali smartphone e tablet. L'assistente risponde rapidamente e può fornire risultati estremamente accurati e personalizzati accedendo ai contatti, agli appuntamenti, alla cronologia delle ricerche e a tutte le altre cose che Google conosce.

Google Assistant è in grado di padroneggiare anche la vostra Smart Home, grazie agli smart speaker che fanno parte della famiglia Google Home ma anche altri dispositivi di terze parti.

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L'assistente di Google è quello che ha ottenuto maggior successo. / © NextPit

Punti deboli

Punto debole fondamentale: la protezione dei dati. Infatti, Google Assistant funziona al meglio delle sue capacità solo se sa quanto più possibile su di voi, ma questo è comprensibile. Tuttavia, sarebbe bene che Google creasse migliori opportunità per proteggere la privacy, ad esempio attraverso diversi livelli di acquisizione dei dati. Proprio come Alexa, anche Google tralascia l'area dei computer.

Microsoft Cortana

Punti di forza

Cortana, l'assistente di Windows 10.

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Cortana non è uno dei protagonisti del mondo smartphone. / © ANDROIDPIT

Punti deboli

La diffusione di Cortana fuori dall'ambito Windows è piuttosto debole e c'è da dire che molti utenti la disattivano sul proprio PC, in parte perché molto spesso non si possiede un microfono nelle postazioni desktop classiche. A Cortana manca anche l'importante funzione di dettatura, che risparmia all'utente la fatica di digitare.

Con l'assistente di Microsoft, inoltre, non si hanno assolutamente a disposizione abilità particolari che abbiamo invece potuto notare su Alexa o Google Assistant. Inoltre, per quanto riguarda gli smartphone, il fatto che Microsoft abbia bisogno del proprio launcher Android per poterlo collegare in rete con il PC, significa che Cortana non gioca praticamente alcun ruolo in questo settore. Gli ostacoli per questo assistente sono davvero troppi!

Samsung Bixby

Punti di forza

Samsung Bixby è stato creato appositamente per collegare i diversi dispositivi Samsung e poter lavorare su piattaforme diverse. La base c'è e Bixby sta diventando sempre più utile. Il pulsante dedicato sugli smartphone Samsung assicura che l'assistente sia sempre pronto a gestire ogni bisogno degli utenti.

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Bixby sfrutta abbastanza bene la fotocamera degli smartphone. / © NextPit

Punti deboli

Simile a Siri, Bixby è una soluzione che è possibile trovare solo sui dispositivi del produttore sudcoreano. Dunque, se non avete uno smartphone Galaxy, Bixby non è l'assistente virtuale che fa al caso vostro. Inoltre, nemmeno l'assistente di Samsung è presente all'interno di uno smart speaker. Il produttore ha annunciato il Galaxy Home diverso tempo fa, ma non lo ha mai commercializzato. Inoltre, lo sviluppo di Bixby è stato molto lento fino ad ora, tant'è che ci sono voluti anni perché potesse imparare l'italiano.

Qual è il vostro assistente preferito? Li avete già provati tutti?

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