Google Home Mini recensione: la soluzione più economica per avere Assistant

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© nextpit

Per 59 euro è possibile piazzare in salotto uno speaker con Google Assistant integrato. Questo è il Google Home Mini. Nella nostra recensione tutti i dettagli sulle sue prestazioni smart e come semplice speaker.

Uscita e prezzo

Il Google Home Mini è disponibile sul Play Store per 59 euro. Fermi là, su quello italiano non è ancora comparso. Dal 19 ottobre può essere acquistato solo in Giappone, Australia, Canada, Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti. Speriamo arrivi presto anche in Italia considerando che Assistant parla finalmente l'italiano.

Il suo rivale è, a livello di prezzo e di dimensioni, Echo Dot di Amazon.

Design e assemblaggio

Devo ammetterlo: quando l’ho visto per la prima volta mi ha ricordato le merendine Yoyo della Motta o i macaron francesi. Il Google Home Mini consiste in un piccolo speaker rotondo di 98x42mm con la base in plastica colorata (arancio sia nel caso del modello chiaro da me testato, che in quello grigio scuro) e la parte superiore in tessuto. Un look formale ed elegante che, nel tempo, spero non venga compromesso dalla polvere che si aggira in casa anche perché non lo si può certo infilare in lavatrice!

Sotto il tessuto sono collocati 4 LED RGB che si illuminano nel momento in cui si interagisce con il dispositivo. Uno slider fisico sul retro permette di accendere e spegnere il microfono. Il tasto è tuttavia difficile da raggiungere senza interagire con quelli del volume ma il Google Home Mini è probabilmente pensato per non essere spento.

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Il cavo si collega al port microUSB. / © NextPit

Presente un port microUSB che permette di collegare via cavo (lo trovate incluso nella confezione) il dispositivo alla corrente. Personalmente sono rimasta sorpresa di trovare questo tipo di uscita: se nell’uso quotidiano del dispositivo non fare una grossa differenza, considerando che tutti i recenti prodotti Google integrano un port di Tipo C, questa scelta mi sembra un passo indietro. Soprattutto se si pensa che entro il 2020 ci si aspetta che qualsiasi dispositivo sarà dotato di port USB di Tipo C.  

Port microUSB e niente jack per le cuffie sul Google Home Mini

Ma torniamo al Google Home Mini. I tasti a sfioramento permettono di interagire con il dispositivo: un tap a sinistra abbassa il volume, uno a destra lo aumenta. Per trovare i tasti del volume dovrete posizionare le dita vicino ai bordi. Premendo al centro invece si dovrebbe poter mettere in pausa o far ripartire il brano in ascolto mentre premendo per qualche secondo si attiva l’Assistant. Uso il condizionale perché questa funzione è stata bloccata dopo il problema riscontrato con le unità distribuite da Google durante l'evento di lancio. Manca il mini jack di 3,5 mm per le cuffie.

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Il tasto di accensione non è comodo da raggiungere ma non ne avrete bisogno. / © NextPit

Viste le dimensioni il Google Home Mini può essere facilmente piazzato in qualsiasi angolo della casa e la base in gomma fa si che non scivoli via. Il dispositivo offre senza alcun dubbio un design più piacevole rispetto al suo rivale Echo Dot.

Software

Per utilizzare il Google Home Mini vi basta scartarlo, collegarlo alla corrente ed accenderlo. Scaricate poi l'app Google Home sul vostro smartphone e seguite la procedura di installazione. Dovrete collegare il dispositivo alla rete e dare un nome alla stanza in cui lo posizionate. Non dovrete però ripetere "Ok Google" per ben tre volte. Configurarlo richiede davvero poco tempo e potrete subito iniziare a comunicarci.

Dall'app potrete selezionare la lingua con la quale volete comunicare con il dispositivo. Ma l'italiano non compare ancora nella lista nonostante Assistant sia stato ufficialmente rilasciato nella nostra lingua (un'amara scoperta). 

Prestazioni

Il Google Home Mini fa ciò che Google Home e Google Home Max fanno: mette a disposizione i servigi di Google Assistant e attraverso semplici comandi vocali (l’ho testato in inglese) può riprodurre brani musicali, interagire con la vostra Smart TV, rispondere alle vostre domande e collegare i vostri dispositivi smart sparsi per la casa. Il supporto è tuttavia più ristretto ad Alexa, ma di questo parleremo meglio in un diretto confronto tra Google Home Mini e Echo Dot. Uno degli aspetti piacevoli durante l'uso è la comunicazione naturale con il dispositivo.

Chi è immerso nell'ecosistema Google, apprezzerà ancora di più questo smart speaker

Il riconoscimento vocale è fluido e rapido, niente da invidiare al più grande Google Home. Fate però attenzione ad un particolare: se avete ad esempio il Google Home Mini ed il vostro smartphone nella stessa stanza, al comando "Ok Google", sarà il dispositivo a voi più vicino ad attivarsi per primo. E questo può essere un tantino fastidioso per gli utenti italiani che hanno Assistant in italiano sullo smartphone ma che dovranno interagire con  Google Home Mini in inglese. 

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Riproducete le vostre playlist Spotify con con un comando vocale! / © NextPit

Senza dubbio chi è immerso nell'ecosistema Google, apprezzerà ancora di più questo smart speaker.

Audio

Il supporto a Google Music, Spotify e TuneIn permette di riprodurre i vostri brani musicali preferiti senza restrizioni. Vi basta un comando vocale per far partire le vostre playlist. Potrete anche fermare il brano dallo smartphone, qualora non voleste parlare al dispositivo.

Manca il mini-jack per le cuffie e non è possibile abbinarlo ad uno speaker Bluetooth

Non aspettatevi però un'alta qualità audio. Considerando dimensioni dello speaker e prezzo non ci si poteva aspettare tanto. Il volume massimo è alto ma la qualità del suono in uscita non è ottimale. Ed è qui che l’assenza del mini-jack, presente invece su Echo Dot, o la possibilità di abbinarlo ad un altro speaker Bluetooth si fa sentire.

E’ possibile collegarlo in alternativa ad uno speaker Chromecast. I due microfoni integrati sono davvero buoni e capaci di percepire la voce anche ad una certa distanza. 

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Le prestazioni audio sono adeguate al prezzo. / © NextPit

Giudizio complessivo

La domanda è: vale la pena comprarlo? Considerando il prezzo sì, se avete deciso di fare un primo passo verso la Smart Home e volete fare entrare in casa Google Assistant questo è il modo più economico per farlo. No invece se guardate al Google Home Mini come ad uno speaker principale per rendere giustizia alle vostre playlist.

Personalmente lo comprerei, e lo comprerò. In attesa che il supporto in italiano venga integrato, lo utilizzerò in inglese abbinato a Chromecast. Se però volete sapere quale tra Google Home Mini ed Amazon Echo Dot sia lo speaker migliore, dovrete attendere il nostro confronto più approfondito. 

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Jessica Murgia

Jessica Murgia
Global Head of Content

Dal 2014 ad APit alla ricerca di nuovi dispositivi da testare e storie da raccontare.Il Sony Ericsson Xperia Pro rosso è stato uno dei suoi più grandi amori. Nell'armadio, oltre a racchiudere ogni tipo di outfit, nasconde vecchie console, videogiochi (il Gameboy giallo è uno di questi), indossabili e dispositivi Smart Home di ogni sorta. Viaggiatrice incallita, non riesce a fare a meno di immergersi nella lettura, nella musica ed in acqua!

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