Mozilla e Facebook lottano per aggiudicarsi la "manipolazione politica"

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Facebook continua a girare all'interno di una delle sue spirali negative: stiamo parlando di quella derivante dalla sua mancanza di trasparenza per quanto riguarda gli annunci politici sulla sua piattaforma. Mozilla si è appena unita ai gruppi di attivisti che criticano il social network, presentando ufficialmente una denuncia alla Commissione Europea.

Nella sua lotta alla cosiddetta "manipolazione politica", browser che identificasse gli annunci pubblicitari elettorali e informasse gli utenti sulla loro strategia. Tuttavia, i recenti aggiornamenti di Facebook bloccano il funzionamento di tale componente aggiuntivo, una mossa che, secondo Mozilla, crea una "mancanza di trasparenza" che non soddisfa gli standard stabiliti dal codice di condotta dell'UE sulla disinformazione.

Facebook stessa è destinata a rilasciare uno strumento politico per garantire la trasparenza prima delle elezioni europee, ma, naturalmente, è facile individuare il conflitto di interessi, soprattutto per un'azienda con una storia di rapporti politici alle spalle. Nella lettera, il COO di Mozilla, Denelle Dixon, ha dichiarato che "la trasparenza non può esistere solo alle condizioni con cui le aziende tecnologiche più grandi e potenti del mondo si trovano a loro agio".

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Il browser Firefox di Mozilla intende proteggere gli utenti dall'ombra della propaganda. / © NextPit

Finora i tentativi di Mozilla di raggiungere un accordo con Facebook sono falliti, per cui ora la questione è stata portata all'attenzione della Commissione Europea nella speranza che possa spingere il social network verso una maggiore trasparenza. È abbastanza probabile che Facebook non ceda su una questione come questa. Il social ha difeso il suo approccio ai plugin del browser definendolo un "aggiornamento di routine destinato a contrastare lo spyware nascosto in tantissimi plugin".

Mozilla non è l'unica organizzazione a protestare contro il fatto che Facebook rende troppo difficile raccogliere informazioni sugli annunci politici. Anche ProPublica e WhoTargetsMe hanno obiettato in merito al limite che Facebook imporrebbe alla loro capacità di analizzare la propaganda elettorale. Non è un sicuramente un altro bel momento per Facebook, soprattutto dopo il famoso scandalo di Cambridge Analytica e, più recentemente, dell'applicazione Facebook Research.

Mentre la propaganda online attraverso la pubblicità mirata e le varie campagne di social media diventano sempre più sofisticate, è fondamentale che gli utenti connessi ad Internet, sia come cittadini che come consumatori, abbiano accesso alle informazioni su come vengono presi di mira. Ma Facebook, l'effettivo proprietario di gran parte del panorama digitale in cui questo avviene, è sempre stato riluttante a condividere i dati su come funzionano i propri sistemi, in quanto lo scopo principale dell'azienda (il lucro, ovviamente) è in conflitto con la responsabilità sociale teorica di ospitare una piattaforma di comunicazione così grande e importante.

Cosa ne pensate della mancanza di trasparenza di Facebook?

Fonte: Mozilla

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