Riconoscimento facciale: i produttori Android rincorrono Apple

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© Apple

L'iPhone X non è ancora arrivato sul mercato perciò nessuno sa quanto bene funzioni effettivamente Face ID. È certo però che la maggior parte dei produttori Android inizia a scalpitare davanti al successo del riconoscimento facciale 3D. Ciò fa pensare parecchio agli addetti ai lavori del settore...

Come hanno dichiarato gli esperti di KGI il riconoscimento facciale con l'aiuto di speciali sensori 3D è attualmente sulla bocca di tutti nell'industria degli smartphone. Dalla presentazione dell'iPhone X la domanda di nuovi sensori 3D per il riconoscimento facciale si è triplicata. Allo stesso tempo diminuisce rapidamente l'interesse nei confronti del classico lettore d'impronte digitali, che d'altronde viene utilizzato sugli smartphone da appena quattro anni.

Il riconoscimento facciale arriverà su sempre più smartphone nei prossimi mesi per via del potere di mercato e della popolarità di Apple

Quindi, come si è potuto capire dalla presentazione e come già è successo nel passato, la situazione è questa: il riconoscimento facciale che, come potete ricordare è presente sugli smartphone da anni, con l'implementazione di Apple si trasforma in un modello per i produttori Android. Come già il lettore d'impronte digitali, il riconoscimento facciale arriverà su sempre più smartphone nei prossimi mesi. Ciò non è estremamente creativo ma le aziende si vedono costrette a farlo per via del potere di mercato e della popolarità di Apple.

La tecnologia deve far divertire

Ovviamente quando si parla di Face ID non si parla solo di riconoscimento facciale. Gli animoji presentati da Apple con i nuovi iPhone sembrano stupidi ma mostrano che la tecnologia interviene anche in una serie di altre cose, come emoji di animali animati dalla propria mimica facciale. Diciamocelo chiaramente: se una tecnologia di massa non assicura un po' di divertimento, allora non farà molta strada.

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La tecnologia deve far divertire, per esempio con gli animoji. / © Apple

Un altro fattore interviene in questa storia: la speranza infranta del progresso di alcune tecnologie come il lettore d'impronte digitali integrato direttamente nel vetro del display. Già il Galaxy S8 avrebbe dovuto montare un sensore del genere, ma gli ingegneri non sono riusciti a finirlo in tempo.

Come conseguenza gli utenti Samsung devono aggrovigliarsi le dita alla ricerca di un lettore piazzato male sulla scocca. Brutto compromesso. Anche Apple voleva montare il lettore sotto il vetro dell'iPhone X per offrire un'alternativa al Face ID. Ma ciò che non c'è non si può montare.

Senza OLED non funziona

In ogni caso questi nuovi lettori d'impronte digitali non saranno disponibili per il grande pubblico perché la tecnologia è utilizzabile esclusivamente con pannelli OLED. Di conseguenza risulta difficile una diffusione di massa che esuli dalla classe superiore di smartphone più costosa in cui Samsung occupa una posizione predominante.

Lettore d'impronte digitali e OLED, questa è un'altra dimostrazione che Apple non punta ai dati tecnici su carta, ma definisce le vere tendenze. La concorrenza Android può fare ciò che vuole ma quando Apple stabilisce la direzione da prendere gli altri devono inseguire.

Apple questa volta è tecnicamente avanti

Non è detto che le cose cambieranno quando Samsung riuscirà ad introdurre per la prima volta sul Galaxy Note 9 il lettore d'impronte digitali sulla superficie completa dello schermo, come lascia supporre Business Insider. È evidente che il riconoscimento facciale nei dispositivi Samsung ha fatto meno progressi ed è meno sicuro di quello di Apple. Il giornale parla di una differenza da 18 a 30 mesi. Il nuovo lettore d'impronte digitali sarebbe quindi una soluzione transitoria per poter tenere il passo di Apple, come con l'introduzione del Touch ID.

Andrà come spesso accade: Samsung lo fa prima, poi Apple lo fa meglio e solo così possono averlo tutti.

Cosa ne pensate, la concorrenza Android deve veramente assimilare ogni tendenza Apple e implementarla a modo proprio?

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2 Commenti
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  • Alessandro Agostini 33
    Alessandro Agostini 18 ott 2017 Link al commento

    Alcuni anni fa avevo il riconoscimento del "sorriso" (così si chiamava...) su uno dei primi Huawei. Non lo usavo, così come non uso oggi il lettore di impronta digitale, perché preferisco l'immediatezza.
    Se sono così è un problema mio, ma è un fatto che il riconoscimento facciale sia meno sicuro rispetto all'impronta digitale in quanto può andare in crisi in condizioni di scarsa luminosità o perché un malintenzionato potrebbe bypassarlo utilizzando una foto del proprietario.
    Bene, e allora? No, dico, allora di che stiamo parlando? Perché perdere tempo? Per andare dietro ad Apple? ...il mondo è malato...ma come, ho un sistema che funziona bene e ne vado a cercare un altro che dà più problemi perché ce l'ha Apple? Ma siamo scemi o che?


  • Andrea M. 9
    Andrea M. 18 ott 2017 Link al commento

    Prima di decantare il riconoscimento facciale aspettiamo di vedere se funziona al buio. Lo sblocco dello smartphone deve essere sicuro e veloce un qualcosa di cui l'utente deve fare senza dover prestare attenzione ma come se fosse un gesto naturale. In questo il lettore di impronte digitali è imbattibile (a parte infelici posizionamenti come per Samsung S8).
    Per le fasce basse e medie ormai il lettore di impronte è nelle caratteristiche di base e per i top di gamma confido in Samsung che arriverà a metterlo sotto al display alla faccia di Apple. Il Face Id in ogni caso richiede un comparto fotografico di alto livello e di sensori specifici non certo da fascia medio bassa.
    Putroppo poi ci sono tanti pecoroni che osannano Apple a priori x autogiustificare la spesa elevata anche x modelli vecchi.

    Stefano