Sì, l'era Android è giunta al termine (ma è una buona cosa!)

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Con Harmony OS, Huawei introduce una nuova era ma i cinesi non sono soli. L'era Android potrebbe presto concludersi e mon è necessariamente una cosa negativa, neanche per Google.

Per bloccare ogni dubbio sul nascere: no, ovviamente Android non è ancora morto, Fuchsia è rimasta nel limbo e Harmony OS non è altro che grande idea. In casa Google i dirigenti non tremano seduti in un angolo e non guardano al futuro con ansia, non in questo momento. Ma da un esame più attento emerge che un cambiamento dello status quo dei sistemi operativi mobili potrebbe essere più vicino di quanto alcuni esperti possano considerare.

I piani di Huawei per il proprio sistema operativo come alternativa ad Android sono in corso da molto tempo, ma sono stati più o meno perseguiti senza entusiasmo. Dall'arrivo dell'embargo statunitense nei confronti della società cinese, la situazione è migliorata. Durante la prima grande conferenza per sviluppatori tenutasi la scorsa settimana, Huawei ha riunito più di 6.000 sviluppatori e ha mostrato loro il futuro con Harmony OS, facendo con particolare attenzione allo sviluppo di nuovi ecosistemi.

Secondo Huawei, quasi 530 milioni di utenti in tutto il mondo utilizzano i suoi prodotti e servizi e con Harmony OS lasciarli non sarà un'opzione considerabile. Harmony OS dovrebbe collegare tutti i dispositivi insieme e creare l'accesso a tutti i contenuti senza che gli utenti rimpiangano Google&Co. In cambio, il software riceve nuovi strumenti di sviluppo, un microkernel come base ed un motore di latenza per prestazioni particolarmente scalabili e sempre veloci.

Harmony OS dovrebbe essere aperto a tutti

Parlando di Harmony OS Huawei sottolinea in particolare l'apertura del sistema: "Il libero accesso al futuro sviluppo dell'ecosistema è un fattore importante. Huawei apre quindi 14 diversi tipi di nuclei HMS necessari per lo sviluppo con dispositivi. Con 51 servizi e 885 interfacce, gli sviluppatori di tutto il mondo possono implementare le loro idee in modo più efficiente. Già più di 43.000 applicazioni sono basate su HMS".

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Il direttore di Huawei, William Tian, è alla ricerca della strada giusta per il futuro. / © NextPit

Ma non è solo Huawei che aspira a liberarsi di Android e Google. Samsung, Oppo, Xiaomi, OnePlus ed atlri ancora hanno preso coscienza degli svantaggi di utilizzare un sistema che non è sotto il proprio controllo. Samsung ha avuto per lungo tempo Tizen come possibile sistema di backup; attualmente però è utilizzato solo su smartwatch. C'è ancora molta strada da fare per arrivare agli smartphone, ma Tizen ha intorno a sé una piccola comunità di fan appassionati e sviluppatori.

Soprattutto i produttori cinesi in piena espansione sanno quanto velocemente potrebbero essere colpiti dalla Casa Bianca che ha già rovinato il business degli smartphone di ZTE e che sta intralciando la strada a Huawei. Lo sviluppo di un'alternativa, eventualmente anche con partner locali, è estremamente plausibile e renderebbe Android superfluo per gran parte del mercato globale.

Questi sforzi sono dimostrati anche dalle personalizzazioni di Android. Sono molto più che semplici launcher. Che si tratti di EMUI, One UI, Oxygen OS o di uno dei tanti altri sistemi, prendono ciò di cui hanno bisogno da Android ed estendono il nucleo del sistema con le proprie feature e applicazioni. Huawei e Samsung si stanno concentrando sempre più sui propri store per le app.

Vi darò la mia opinione (che non è così inverosimile come sembra). Molti utenti di smartphone non si accorgerebbero nemmeno se il loro smartphone non girasse più Android purché l'interfaccia rimanga la stessa e le applicazioni funzionino, il che è esattamente ciò su cui si concentrano progetti come Harmony OS. E sono anche relativamente facili da implementare.

Se guardate le versioni Android da Oreo in poi noterete che molte nuove funzionalità non sono incluse. Il sistema sembra essere ampiamente sviluppato, maturo e semplicemente "finito". Vi sono aree in cui un sistema mobile potrebbe essere ulteriormente sviluppato, ad esempio nella prospettiva del 5G e dell'Intelligenza Artificiale che permettono di esternalizzare sempre più compiti dagli smartphone al cloud.

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Fuchsia può indicare la via del futuro? / © Google

Continuare ad armeggiare o ricominciare?

La domanda è: Google dovrebbe continuare a lavorare su Android con la comunità di sviluppatori ed i suoi partner o dovrebbe sviluppare un nuovo sistema? Chiunque abbia mai avuto a che fare con il software sa che lo sviluppo raggiunge un punto in cui i continui cambiamenti e le modifiche sono molto più laboriose di uno sviluppo completamente nuovo. Con Android sorge anche la domanda se il kernel sia adatto alla maggior parte delle nuove esigenze.

Così Google potrebbe permettersi una boccata d'aria fresca, e c'è già un sistema adatto come base, Fuchsia. Il successore designato di Chrome OS e Android è stato sviluppato da tempo e spunta fuori quando qualcosa va storto con Android. Resta da vedere se Fuchsia riuscirà a fare meglio di Android.

Ciò vale anche per Harmony OS&Co. Tutti i nuovi sistemi devono ancora essere provati. Ma l'intero sviluppo sta andando in una sola direzione: verso la fine di Android. E questa non è necessariamente una cattiva notizia in questo momento.

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3 Commenti
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  • 11
    Mago50 24 ago 2019 Link al commento

    Il problema è l'accesso al play store e al suo miliardo è passa di app! Perché mai dovrei passare ad un SO che di app ne dispone di alcune migliaia? Non prendiamoci in giro o il nuovo SO è compatible con le app esistenti ed è dotato di uno store almeno paragonabile a quello di Google o è destinato a fallire in partenza, vedi Tizen, vedi Maemo, Meego e windows Phone solo per citare i SO spinti dai colossi della telefonia/software. Sono tutti miseramente falliti! Anche Fucsia non credo avrà vita facile visto che si propone di stringere le maglie per gli utilizzatori extra - Google. Dubito che i vari produttori seguiranno su tale strada Google di buon grado. Secondo me android avrà vita molto lunga, almeno pari a quella di windows, che poi vada incontro nel tempo a trasformazioni più o meno profonde questo è un 'altro discorso!


  • 2
    LM1970 21 ago 2019 Link al commento

    Google non starà a guardare, altro che buona cosa.

    Francesco Nunnari


  • filippo casati 10
    filippo casati 21 ago 2019 Link al commento

    Le personalizzazioni attuali attuali capita che finiscano in conflitto con AOSP, inoltre garantiscono aggiornamenti scarsi e ritardati. È un meccanismo perverso. A volte gli stessi produttori anticipano largamente Google - si veda Samsung con la stupenda implementazione della popup window. Fare OS proprietari indipendenti forse è la strada giusta da seguire; Windows phone funzionava così, ma purtroppo è stato fatto fuori (imho per lo scarso assortimento app dello store al confronto con la concorrenza

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