Tecnologia e bambini: gli smartphone rendono gli studenti stupidi?

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"Se permettete ai vostri figli già all’asilo di strisciare il dito sullo schermo tutto il tempo, non stupitevi se finiranno per non staccarsi più". L'ultima frase dell'intervista con lo psicologo Manfred Spitzer nel Welt è la più segnante. Dovremmo veramente mettere via gli smartphone quando ci sono bambini in giro?

Nell'intervista Spitzer sottolinea che, per lui, sarebbe importante vietare completamente gli smartphone nelle scuole. "Gli studenti migliorerebbero il loro rendimento se si vietassero gli smartphone", dice lo psicologo, riferendosi a uno studio britannico nel quale sono stati esaminati circa 130.000 studenti.

Anche gli studi PISA in Germania avevano dimostrato negli ultimi anni che quanto più si sarebbe investito nella digitalizzazione delle scuole, tanto peggiore sarebbe diventato il rendimento degli alunni. Spitzer continua: "Sono contrario al fatto che il governo spenda 5 miliardi di euro nell'ambito del Patto per l'istruzione per un'istruzione palesemente peggiore, privando gli Stati federali della sovranità in materia di istruzione e trasferendola in California, alle aziende più ricche del mondo".

Ci sono diversi studi e neuroscienziati che dimostrano che i libri illustrati e la letteratura aumentano la creatività e stimolano sia il centro linguistico sia la parte visiva del cervello. Video e altro non riescono a farlo. Inoltre ci sono malattie come la miopia e le deformazioni posturali, che si stanno diffondendo a causa dell'uso eccessivo di smartphone.

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La tecnologia sta forse danneggiando i nostri bambini? / © shutterstock

A questo proposito, Spitzer guarda all'Asia: "Nella Corea del Sud, il Paese che produce il maggior numero di smartphone al mondo, il 100% dei bambini e dei giovani possiede uno smartphone. E il 95% sono miopi. Si tratta di un'epidemia di deficit visivo acquisito. La Corea del Sud dispone ora di leggi che proteggono i giovani utenti dalle conseguenze di un uso eccessivo degli smartphone. Siamo molto lontani da questo".

Critica al lavoro di Spitzer

Spitzer è una personalità discussa tra gli esperti (questa è parte della verità). Colleghi e critici lamentano il fatto che lo psicologo cerchi di accaparrarsi le testate giornalistiche e citi i singoli dettagli degli studi senza fare riferimento al contesto generale. Questo crea paura e insicurezza.

Tuttavia in qualità di medico, filosofo e psicologo, nonché direttore medico della clinica psichiatrica universitaria di Ulm dal 1998, la sua competenza professionale è innegabile. Si dovrebbe quindi ascoltarlo, ma anche trarre le proprie conclusioni.

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I bambini crescono con smartphone e tablet, ormai non possiamo farci nulla. / © shutterstock

C’è una via di mezzo?

Ho due figli, di quattro e due anni. Sono ancora troppo piccoli per possedere il proprio smartphone, ovvio, e a parte un massimo di tre quarti d'ora di programmazione per bambini sul tablet, teniamo i piccoli abbastanza lontani da display, televisione e smartphone.

Non si tratta necessariamente di una questione di principio, ma piuttosto di una percezione, e ogni famiglia agisce in maniera diversa. Non mi prendo la libertà di giudicare a tappeto, tutti i genitor devono trovare il giusto compromesso con i propri figli.

Allo stesso tempo mi chiedo da tempo quale sia il modo migliore per introdurre i bambini ai moderni mezzi di comunicazione ed ai dispositivi tecnologici, da un lato, per mostrare loro le possibilità e insegnare loro come usarli e, dall'altro, per non sovraccaricarli.

I genitori tra i nostri lettori riescono certamente a immedesimarsi in questo, e sarei molto grato di ricevere saggi consigli in questo momento perché il tempo stringe, i bambini diventano grandi e ci avviciniamo sempre di più a questo argomento.

Il fatto è che l'approccio di Manfred Spitzer è un po' estremista per me, anche se, a differenza sua, io non sono uno psicologo e quindi non posso permettermi di dare un giudizio professionale. La televisione rende stupidi, c'è certamente qualcosa di vero nel detto, e sono fermamente convinto che troppa copertura mediatica non faccia bene ai bambini (neanche agli adulti, tra l'altro). Ma oramai il danno è fatto, e difficilmente riusciremo a riparalo. Quindi adesso non ci resta che trovare delle buone soluzioni.

Un divieto assoluto non può funzionare. Ricordate quando andavamo a scuola da bambini: se ci avessero proibito qualcosa di così attraente come uno smartphone, l'avreste accettato? Ecco. Allora faremmo meglio a mostrare ai bambini come utilizzarlo nel modo giusto.

Secondo voi qual è il modo giusto per i bambini di gestire smartphone, tablet e simili dispositivi tecnologici?

Fonte: Welt, WHO

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1 Commento
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    Cristian 4 nov 2018 Link al commento

    Il vietare gli smartphone nelle scuole sarebbe non solo inutile, ma anche controproducente. Per esperienza personale, posso dire che se si chiede a tutti di posare lo smartphone, per un'ora o tutto il giorno, poco cambia, si crea un clima di malessere e odio nei confronti dell'insegnante, che porta ad un maggiore numero di distrazioni e anche ad una minore voglia di studiare quella determinata materia. Oggi bisognerebbe incentivare l'utilizzo di queste tecnologie in modo sano e utile ai fini scolastici, piuttosto che bandirlo a priori.