Tormentata dai dispositivi Smart Home: donna denuncia il proprio ex

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© nextpit

La casa sempre connessa (o smart home) non ha mai visto un’impennata così forte come nel 2018, il tutto grazie alla vendita di lampade smart, assistenti virtuali, citofoni o serrature connesse ad internet e così via. Questo aspetto futuristico ci aiuta moltissimo nella quotidianità, ma cosa potrebbe succedere se dovesse cadere nelle mani sbagliate?

È il caso di Ferial Nijem, una donna che ha deciso di denunciare pubblicamente il proprio (ormai ex) partner, accusandolo di averla tormentata tramite i dispositivi smart home presenti nella casa che i due condividevano.

Secondo la donna, la casa era totalmente invasa di questi gadget intelligenti, tra cui serrature, lampade, speaker, termostati e telecamere di sorveglianza, tutto ovviamente controllabile a distanza con la semplice connessione ad internet.

Ma per quanto possa sembrare stupendo, per la donna tutto questo miracolo tecnologico si è trasformato in un incubo. L’uomo controllava in remoto tutti i dispositivi per terrorizzare la sua ex facendole sembrare di vivere in una casa posseduta dai fantasmi.

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Casa infestata? No, solo un mascalzone tecnologico. / © NextPit

Luci accese a notte fonda, musica ad altissimo volume, TV accesa e spenta ripetutamente, sono soltanto pochi esempi. “Pensavo di ritrovarmi in un vero e proprio film dell'orrore”, queste le parole di Ferial alla CBC Canadese durante la sua intervista. A causa della sua inesperienza in fatto di tecnologia, la donna non aveva la minima idea di come difendersi dalla minaccia.

La migliore soluzione al problema sarebbe stata quella di effettuare un reset dei dispositivi, ma senza il giusto know-how ovviamente non è così facile. Per cercare di risolvere il problema, Ferial si è rivolta alla polizia. Peccato che le autorità competenti non hanno potuto fare assolutamente niente perché il suo ex era l’unico proprietario dell’appartamento, il che ha costretto la vittima a doversi rivolgere ad un rifugio per donne dove ha trovato un valido aiuto.

Cosa fareste in una situazione del genere? Vi sentite un po’ schiavi di questi accessori sempre connessi ad internet?

Fonte: CBC

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