Ecco come Android Oreo cambierà il vostro smartphone

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© nextpit

La nuova versione di Android 8.0 è stata finalmente resa disponibile il versione stabile e definitiva, il suo nome è Oreo e ho avuto modo di provarla per voi. Queste sono le principali novità!

Le novità visibili a primo impatto non sono molte ma sotto il cofano ci sono stati parecchi cambiamenti! Ho cercato di ordinare le novità in ordine di apparizione e di importanza per gli utenti prima e per gli sviluppatori dopo.

Avvio più veloce

Dopo l'installazione dell'aggiornamento ufficiale ad Android O arrivato sul Google Pixel presente in redazione ho dovuto ovviamente riavviare il dispositivo. Conoscendo i tempi di riavvio degli smartphone moderni dopo aver cliccato su Riavvia ora mi sono concesso di aprire qualche sito di news per poter dare un'occhiata a cosa accade nel mondo. Dopo aver inserito l'indirizzo del sito da me scelto e aver cliccato invio mi è caduto l'occhio sullo smartphone appoggiato sulla scrivania davanti a me: era fermo sulla schermata home a fare nulla. "Sicuramente ho cliccato il pulsante sbagliato riavviamolo a mano questa volta..." mi sono detto tenendo premuto il tasto di accensione e accertandomi di premere in seguito il pulsante riavvia.

"Lo schermo si è spento posso finalmente legg...cosa?!" nemmeno il tempo di finire la frase e mi sono ritrovato a vedere come il Pixel passasse dalla schermata del bootloader, poi alla bootanimation ed in seguito alla home in una manciata di secondi. Ho dunque controllato il sito Google relativo a tutte le novità di Oreo ed effettivamente la voce Tempo di avvio due volte più veloce era li ad attendermi. Impressionante l'ottimizzazione fatta dagli sviluppatori per la fase di avvio.

Rescue Party

E se l'avvio dovesse fallire? Google ci ha pensato introducendo una serie di routine di controllo dell'avvio che ci daranno una mano a risolvere il problema. Qui trovate l'articolo dedicato a questa nuova funzionalità.

Aspetto

L'aspetto di questa versione di Android non è molto diverso da Nougat e le novità grafiche introdotte non vanno a rivoluzionare l'interfaccia in maniera radicale. La prima cosa che salta subito all'occhio è l'area dedicata ai Toggle rapidi presenti abbassando l'area di notifica: ora i toggle sono di colore grigio scuro su sfondo bianco. Come vedremo in seguito queste tonalità hanno preso possesso anche selle impostazioni. La barra contenente il pulsante per raggiungere le impostazioni, la data e la nostra foto profilo è stata posizionata come divisore tra notifiche e pulsanti rapidi.

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I cambiamenti ai quick toggles e alla navbar sul nostro Google Pixel. / © NextPit

Altro cambiamento visibile solo sui dispositivi dotati di Pixel Launcher è il cambiamento di colore della barra di navigazione all'apertura del drawer per migliorare la visibilità dei pulsanti. Cambiamento che va a toccare solo i due dispositivi Pixel di Google.

Adaptive Icons

Questo è un cambiamento davvero importante ma che non possiamo ancora mostrarvi nella sua completezza. Infatti il cambiamento riguarda il design delle icone da parte dei developer e il modo di trattare queste icone da parte degli OEM. Se queste linee guida verranno adottate da entrambe le parti il risultato sarà fenomenale!

Ma in cosa consiste questo cambiamento? In pratica gli sviluppatori di applicazioni dovranno includere all'interno del pacchetto un'icona divisa in due parti: uno sfondo e un soggetto principale. Lo sfondo dev'essere ampio e non mascherato ma di dimensioni quadrate. Questo perchè saranno i vari OEM a mascherare poi lo sfondo con la forma da loro scelta e ad applicarci poi sopra il soggetto, in questo modo avremo dispositivi con personalizzazioni diverse, con icone di forme diverse tra un device e l'altro ma consistenti all'interno dello stesso dispositivo. Un concetto difficile da spiegare a parole ma molto chiaro in queste immagini e con le GIF animate presenti sul sito Google.

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Si capisce meglio così non è vero? / © NextPit

Notifiche

Grosse novità sono invece state apportate alle notifiche. Oltre ad animazioni più accattivanti all'apertura dell'area di notifica troviamo parecchi cambiamenti.

Il primo riguarda sicuramente i cosidetti Dots: questi non sono nient'altro che dei puntini (come il nome suggerisce) che appariranno sull'icona delle app che al momento hanno un avviso presente nell'area di notifica. Tenendo premuto sull'icona si aprirà il classico menù con i collegamenti rapidi che già abbiamo potuto apprezzare su Nougat e una sezione che ci mostrerà tale notifica. Da qui possiamo cliccare sulla notifica per aprirla o scorrerla via per cancellarla esattamente come normalmente avviene nell'area preposta. Nello stesso menù possiamo anche trovare anche un collegamento rapido per aggiungere i widget di tale app alla home se l'applicazione ne ha a disposizione. Questi cambiamenti sono riservati ai dispositivi Google per ora perchè legati al Pixel Launcher.

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Force Touch cosa? / © NextPit

Con la nuova release di Android avremo la possibilità di ritardare le notifiche un po' come accade con le email nell'applicazione Inbox. Basterà scorrere leggermente una notifica di lato per rivelare un indicatore a forma di orologio. Qui potremo scegliere fino a quando nascondere tale notifica che ricomparirà al momento scelto da noi.

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Ritardate le notifiche ad un momento piu' opportuno o silenziate intere categorie di contenuti in Android 8 / © NextPit

Fanno la loro prima comparsa anche i cosiddetti canali di notifica. Ogni applicazione potra categorizzare le diverse notifiche in gruppi diversi come ad esempio Posti nelle vicinanze e trasporti oppure Promemoria come possiamo vedere dall'applicazione Google. L'utente avrà poi controllo su questi canali di notifica e potrà scegliere quali visualizzare e quali bloccare direttamente premendo sulla notifica stessa.

Molto belle anche le notifiche relative alla riproduzione di audio o video che prenderanno i colori del contenuto in riproduzione.

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Funziona anche con i video mandati da YouTube al vostro Chromecast! / © NextPit

Ambient Display

Completamente ridisegnato anche l'ambient display, altra funzione esclusiva di Pixel e Nexus (nel modo in cui la intende Google ovviamente). Con un doppio tap sullo schermo spento ora verrà rivelata solo l'ora e sotto di essa le piccole icone delle nostre notifiche, in bianco su sfondo nero. Dovremo poi cliccare sull'orologio o sulle notifiche per colorare il display e far apparire la lockscreen con tutte le informazioni. Alla ricezione di una notifica lo schermo si illuminerà mostrando (sempre su sfondo nero) il nome dell'app che ci ha inviato la notifica in testo colorato ed il testo della notifica in bianco. Potremo interagire con la notifica direttamente da qui se lo facciamo immediatamente, altrimenti lo schermo ritornerà ad ascurarsi completamente.

Picture in Picture

Questa funzionalità è stata introdotta per la prima volta da Google con Nougat ma solo in Android TV. Ora presente su qualsiasi dispositivo aggiornato ad Oreo, ci permette di ridurre le dimensioni di un flusso video (che sia YouTube, una videochiamata con Duo o una puntata della nostra serie preferita su Netflix) in una piccola finestra flottante che potremo spostare in giro per lo schermo mentre continueremo ad utilizzare altre applicazioni dietro di essa. Non gioite troppo in fretta, la funzionalità su YouTube è disponibile solo agli abbonati YouTube RED.

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In Android Oreo saremo multitasking come non mai! / © 9to5 Google

Emoji

Con Oreo Google ha anche deciso di pensionare le emoji a forma di blob e ridisegnarle da capo completamente. Ora sono più simili alle standard usate da Whatsapp e iOS. Oltre a ridisegnarle completamente ne sono state introdotte anche 70 nuove che potete visualizzare qui.

Google ha comunicato che ci sarà anche la possibilità di cambiare l'intero pacchetto di emoji a livello di sistema ma non abbiamo avuto modo di trovare, provare o addirittura confermare la funzione.

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Un bel restyling anche alle emoji. / © NextPit

Impostazioni

Le impostazioni sono state completamente demolite e ricostruite mattone dopo mattone. Cambia la grafica, cambiano i gruppi in cui sono suddivise ma non cambia la sostanza: tutte le impostazioni che conoscete sono rimaste dovrete solo abituarvi alla nuova disposizione per trovarle. Presente una funzione di ricerca per aiutarci nel compito di trovare tutto ciò che Google ci ha nascosto con questa riorganizzazione.

WIFI automatico

Tra le impostazioni del WIFI abbiamo un'importante novità. Ora il nostro dispositivo sarà in grado di connettersi automaticamente alle reti conosciute in base alla nostra posizione e spegnere il wifi quando saremo lontani da una qualsiasi rete utile. Ci verrà anche inviata una notifica se nell'area in cui ci troviamo è presente una rete libera a cui poterci collegare.

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Huawei ha insegnato a Big G qualcosa in materia di connettività. / © NextPit

Funzione molto utile che ci farà scordare l'esistenza dell'interruttore per la connessione WIFI. Funzione molto simile a quella presente nella EMUI degli smartphone Huawei da diversi anni.

Impostazioni memoria

Le impostazioni riguardanti la memoria interna del nostro smartphone sono ora suddivise in più categorie. In questo modo potremo capire quali tipologie di applicazioni o di file stanno occupando prezioso spazio all'interno del nostro dispositivo.

Impostazioni batteria

Anche la pagina di informazioni relative alla batteria è stata ridisegnata completamente. Le informazioni utili come le ore di schermo acceso e quali applicazioni hanno richiesto più energia verranno visualizzate immediatamente.

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Google ha fatto un po' di ordine. / © NextPit

Installazione delle app

Qualche piccola modifica è stata fatta anche riguardante l'installazione delle applicazioni da store di terze parti o tramite file apk. Non esiste più una voce specifica nelle impostazioni che consente l'installazione da origini sconosciute (come accadeva finora in tutte le versioni di Android), questa voce è diventata una nuova tipologia di permesso da abilitare per ogni singola app. Ovviamente possiamo revocare questi permessi in qualsiasi momento quindi non dovremo più temere che applicazioni sospette installino nuove app o malware senza la nostra diretta autorizzazione. Per esempio installando un file apk scaricado da Chrome ci verrà chiesto di permettere a Chrome di installare un'applicazione. Una volta accettato per revocare il permesso dovremmo recarci nelle impostazioni e bloccarlo manualmente.

Sempre parlando di installazioni, durante l'installazione di un apk non vedremo più una barra con loop infinito ma vedremo una barra di avanzamento vera e propria che mostrerà la percentuale di completamento dell'installazione. Ci sono voluti solamente 11 anni per poter introdurre questa utile funzione.

Stampa

Oreo digerisce molto più facilmente i processi di stampa avendo già integrato nel sistema il supporto a tutte le stampanti certificate mopria, ovvero il 97% delle stampanti al mondo. Buono a sapersi!

Limiti alle applicazioni in background

Una delle poche funzioni di Android Oreo che mi pongono davanti ad un bivio: ringraziare Google per l'introduzione della funzione o maledirli per come la funzione è stata implementata?

Vi spiego in breve. Ora potremo impedire alle applicazioni di avviarsi e lavorare in background consumando la nostra preziosa batteria semplicemente con un interruttore nelle impostazioni specifiche di ogni app. In più il sistema ci avviserà con una notifica quando un'applicazione starà occupando risorse in background. Bello vero? Non molto siccome non c'è nessun modo di eliminare tale notifica che sarà presente ovunque, lockscreen compresa, fino a quando l'applicazione in questione verrà chiusa. E si, le chatheads di Facebook Messanger attiveranno questo bellissimo sistema di autodifesa riempiendo di immondizia la nostra barra delle notifiche. In questo momento non so se ringraziare di tutto questo Facebook oppure Google.

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Nella foto centrale quattro notifiche su sei riguardano Facebook Messenger. / © NextPit

Audio a bassa latenza e bluetooth

Google ha deciso di rifinire anche il comparto audio di Android che è stato sempre poco curato. Ora i developer sono in grado di effettuare delle chiamate di sistema ben precise, per chiamare in causa ed utilizzare delle funzioni audio a bassa latenza se lo ritengono necessario.

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Nuove impostazioni per l'audio bluetooth. / © NextPit

Anche la parte si sistema operativo relativa all'audio tramite bluetooth è stata rafforzata includendo dei codec audio ad alta qualità come aptX HD di Qualcomm e LDAC di Sony. Quest'ultimo codec è stato gentilmente donato dalla società giapponese all'AOSP e gli amanti dell'audio HI-FI tramite cuffie senza filo possono solo che ringraziare. Presenti molte funzioni nel menu sviluppatori per passare tra i vari settaggi di questi codec audio.

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Audiofili fatevi avanti, Android Oreo non vi teme! / © NextPit

Autofill API

Il sistema operativo sarà in grado di memorizzare e compilare per noi alcuni campi di testo come l'accoppiata login/password nella varie applicazioni. Funziona allo stesso modo di come accade con Google Chrome ma a livello di sistema quindi su ogni applicazione e sito web.

Selezione del testo intelligente

Selezionando del testo ora il menù contestuale ci permetterà di effettuare azioni rapide come aprire Google Maps oppure comporre il numero per una telefonata in base al tipo di testo selezionato.

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Per ora abbiamo trovato solo queste due opzioni, e voi? / © NextPit

Miglior supporto a tastiere fisiche

Migliorato il supporto all'utilizzo delle app tramite tastiere fisiche, cambiamento gradito soprattutto da chi utilizza le applicazioni Android sui propri Chromebook.

Supporto a display multipli

Ora Android è in grado di supportare contemporaneamente due diversi tipi di display. Un cambiamento che riporta alla mente la possibilità che in futuro Android approdi anche su desktop e laptop.

Project Treble

Google ha lavorato fortemente negli ultimi anni per cercare di ridurre la frammentazione dell'ecosistema Android ma senza molto successo. Grazie a Project Treble secondo Google il sistema è stato semplificato ed è stato reso più modulare. In questo modo la separazione tra le personalizzazioni dei produttori e il sistema alla base dovrebbe essere più marcata e dovrebbe essere più facile aggiornare la versione di Android di un dispositivo senza per forza dover aspettare l'integrazione con le modifiche dei vari marchi.

Staremo a vedere in futuro se questo ulteriore sforzo darà i suoi frutti o se i vari OEM continueranno ad abbandona dispositivo dopo pochi mesi di vita.

Java 8 e Kotlin

Gli sviluppatori potranno finalmente utilizzare questi linguaggi per creare fantastiche app!

Gamma di colori più ampia

Ogni sviluppatore potrà richiedere al sistema di visualizzare i contenuti della propria app con un'accuratezza di colori maggiore come gli spazi colore DCI-P3, AdobeRGB o sRGB. Ovviamente perché questo funzioni servirà che lo smartphone monti un display compatibile, in fondo non si tratta di magia.

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Android Oreo nasconde un simpatico easter egg a forma di polpo! / © NextPit

Come già detto le funzioni sono molte e potete trovare l'intera spiegazione su tutti i cambiamenti sulla pagina di supporto di Google che sicuramente è in grado di spiegare in maniera più tecnica e accurata della mia i vari cambiamenti. Spero comunque che questa spiegazione delle novità principali sia servita a chiarirvi le idee su cosa ci sia di nuovo nella release più attuale del sistema operativo per smartphone più diffuro al mondo!

Credete che il vostro dispositivo verrà aggiornato o opterete per un nuovo modello già aggiornato? Fatecelo sapere nei commenti!

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12 Commenti
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  • 1
    Roberto Voltolina 17 gen 2018 Link al commento

    Spero che, in un futuro aggiornamento, venga reintrodotta la possibilità di impostare l'accensione e lo spegnimento automatico, molto utile anche per la funzione di sveglia; facendo accendere il cellulare qualche minuto prima del suono della sveglia. Grazie per l'attenzione. Xiaomi miA1


    • filippo casati 10
      filippo casati 17 gen 2018 Link al commento

      Ma in genere i dispositivi spenti si autoaccendono se impostata una sveglia


  • filippo casati 10
    filippo casati 26 ago 2017 Link al commento

    Comunque, con le versioni precedenti, se una app tenta di installare un apk essendo inibite le origini sconosciute, l'installazione fallisce, quindi non vedo questo miglioramento o vantaggio nel ripartire il permesso tra le app presenti sul dispositivo. Inoltre, se io sposto un apk extra playstore da una scheda esterna alla memoria del dispositivo, come posso abilitarne la installazione? È già abilitata di default, come se fosse spuntata la voce "consenti da origini sconosciute"?


    • Luca Zaninello 20
      Luca Zaninello 26 ago 2017 Link al commento

      La differenza sta nel fatto che prima se abilitati la spunta potevano installarsi in automatico app da qualsiasi fonte anche senza chiedere nulla all'utente. Ora invece l'abilitazione va fatta per ogni app in grado di installare apk. Questo aumenta la sicurezza perché sei libero, ad esempio, di installare un apk da Chrome ma non per questo un giochino malefico scaricato chissà dove potrà installare senza il tuo permesso altri apk in quanto se tentasse di farlo saresti notificato :)

      filippo casati


      • filippo casati 10
        filippo casati 26 ago 2017 Link al commento

        Credo di aver capito.. vuoi dire che io posso installare un apk extra play store di cui mi fido, ma ogni altra app (eventualmente anche essa extra play store) già installata non può far niente se ha i permessi negati (e immagino lo siano di default, altrimenti non avrebbe senso), mentre in precedenza, abilitando la spunta, i permessi erano automaticamente accordati in generale a ogni elemento.


      • Luca Zaninello 20
        Luca Zaninello 26 ago 2017 Link al commento

        Esattamente! :)


      • filippo casati 10
        filippo casati 26 ago 2017 Link al commento

        E allora grazie! :)

        Luca Zaninello


      • Luca Zaninello 20
        Luca Zaninello 26 ago 2017 Link al commento

        Prego ;)


  • Enrico Maiorino 3
    Enrico Maiorino 24 ago 2017 Link al commento

    ottimo articolo, grazie :)


    • Luca Zaninello 20
      Luca Zaninello 24 ago 2017 Link al commento

      Grazie mille :)


  • 9
    Michele Greotti 24 ago 2017 Link al commento

    Non capisco perché ci sono differenze così sostanziali tra Pixel e Nexus, vorrei dire, si è sempre detto che il Nexus ricevesse tutti gli update ma queste differenze (a mio parere gigantesche) sono "brutte" nei confronti di chi ancora possiede un Nexus aggiornabile (5X, 6P,...)
    infatti, a parere mio, fare o non fare l'aggiornamento a Oreo su Nexus 5X (ma anche sugli altri non Pixel) non cambia più di tanto perché ci vengono escluse moltissime funzioni che Google ha riservato ai possessori di Pixel...


    • Luca Zaninello 20
      Luca Zaninello 24 ago 2017 Link al commento

      L'unica differenza sta nel Launcher. Invece gli altri mille cambiamenti e miglioramenti li ricevono comunque ^^

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